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Ma come ha fatto a rompersi?

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È mai capitato di aver distrutto uno pneumatico dopo aver sentito uno scoppio e aver visto la propria auto sbancare?

Ci capita spesso d'imbatterci in casi di rotture e danni agli pneumatici che risultano irriparabili a causa della rottura della carcassa che diventa evidente tramite grossi rigonfiamenti o piccole "ernie" che avvisano l'automobilista che c'è qualcosa che non va!

Non solo!
Urti accidentali contro angoli spigolosi aprono ampi squarci negli pneumatici, anche a basse velocità.

Tutto ciò è dovuto al fatto che sempre più frequentemente le auto più moderne montano gomme con la spalla più bassa riducendo così la loro capacità di ammortizzare gli urti.
Questi pneumatici permettono una maggior reattività nella guida ma hanno il contro di essere più rigide.

Una delle rotture più frequenti è quella causata dalle buche sempre più diffuse lungo le nostre strade che, quando prese con una certa violenza, vanno a "schiacciare lo pneumatico tra il fondo della buca e il cerchio causando una doppia rottura:
1. La prima so evidenza da in piccolo taglio sul fianco dello pneumatico (in foto con la freccia rossa)
2. La seconda si trova lungo il tallone nascosto dal cerchio. Se si fa attenzione, si può notare sul cerchio un segno nero che non è altro che l'impronta della gomma schiacciata nell'impatto (freccia rossa)

In questi casi lo pneumatico non è più recuperabile e non esiste alternativa per il suo recupero.

Quando il danneggiamento coinvolge parti importanti dello pneumatico come appunto il tallone o ampie parti della carcassa, diventa pericoloso anche solo tentare di risolverla con una camera d'aria!  

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